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Se vendi su Zalando e non capisci perché le tue vendite calano, non sei solo.

Paola Marzario

Forse non sei cambiato tu… è cambiato l’algoritmo.

Benvenuto nel magico mondo di Zalando, dove ogni brand sogna visibilità e gloria fashion, ma finisce troppo spesso a chiedersi:

“Perché i miei prodotti non si vedono più?”

Hai fatto tutto bene. Le foto sono perfette, le taglie disponibili, il prezzo è competitivo. Eppure… puff! Vendite in caduta libera.

Non sei pazzo: è successo qualcosa.

Ed è (quasi sempre) colpa dell’algoritmo.

Zalando: il marketplace più amato dalle fashion victim… e temuto dai seller

Zalando non è un e-commerce qualunque. È una passerella algoritmica dove ogni SKU viene giudicato, valutato e – nel caso – punito.

Non basta caricare un bel prodotto. Bisogna piacere all’algoritmo.

E come ogni amore difficile, ci sono regole non scritte, umori imprevedibili e penalizzazioni silenziose.

Ecco cosa devi sapere per sopravvivere. O meglio: per tornare a vendere.


1. La promo è la nuova SEO

Sogni il top ranking nelle ricerche?

Scordati la scheda perfetta o le keyword miracolose.

Su Zalando vince chi sconta.

Sì, proprio così: la visibilità va di pari passo con la generosità.

Quando entri in promozione, l’algoritmo ti guarda con occhi diversi:

“Ah, vuoi vendere davvero? Allora ok, ti metto tra i primi.”

Se invece mantieni il prezzo pieno… potresti finire in pagina 17.

E diciamocelo: nessuno guarda la pagina 17.


2. La logistica è il nuovo marketing

Lo stock è fuori dal magazzino Zalando (ZFS)?

Male.

Spedisci in ritardo?

Peggio.

Il tuo tasso di reso è sopra la media?

Addio ranking.

Zalando è maniacale sui tempi, le performance e la customer experience.

La logistica non è solo operativa, è strategica.

E ogni deviazione è un punto in meno nella classifica invisibile dell’algoritmo.


3. Il catalogo è una giungla. Solo gli SKU forti sopravvivono

Hai 300 referenze? Bravo. Ma se solo 5 vendono, l’algoritmo le premia e ignora tutte le altre.

Zalando ragiona così:

“Mi dai un prodotto che vende? Lo metto in vetrina. Il resto… non mi interessa.”

Meglio avere un catalogo snello, curato, e testato, che uno vasto e dispersivo.

Anche perché gli SKU dormienti appesantiscono la performance generale del brand.


4. Il ranking è una giostra (ma senza cinture di sicurezza)

Un giorno sei visibile, quello dopo scompari.

Perché?

Magari un competitor ha fatto una promo.

Magari il tuo prezzo è stato battuto.

Magari l’algoritmo ha deciso che non sei più “interessante”.

Non c’è un warning, non c’è un alert. Solo una lenta e silenziosa discesa nelle vendite.

E se aspetti troppo, rientrare nel giro buono è durissimo.


Cosa facciamo in Brandon (per non impazzire e far vendere i nostri clienti)

Dopo anni di esperienza sul campo, abbiamo capito come giocare al gioco di Zalando. Ecco il nostro metodo:

  • Promo chirurgiche: sconti studiati per impattare sul ranking senza svendere il brand.
  • Pianificazione del catalogo: inseriamo solo SKU ad alta potenzialità.
  • Logistica a prova di algoritmo: ZFS, zero ritardi, zero scuse.
  • Analisi settimanali: perché se aspetti il report mensile… sei già fuori dai radar.
  • Occhio ai concorrenti: monitoriamo i loro movimenti come un investigatore privato in saldo.

 In sintesi (per chi sta leggendo di corsa, magari dal backoffice di Zalando)

  • Il tuo problema non sei tu. È l’algoritmo.
  • Su Zalando la promo è SEO, la logistica è branding, e la scheda prodotto è solo il punto di partenza.
  • Serve una strategia pensata, flessibile e costantemente aggiornata.

Sei pronto a piacere di nuovo all’algoritmo?

Se il tuo brand ha bisogno di tornare in prima pagina su Zalando (senza diventare un meme interno al team marketing), contattaci.

Brandon Group è il partner che parla fluentemente il linguaggio dell’algoritmo. Anche quando è lunatico.